Una panoramica sui diversi impianti di riscaldamento, sottolineandone pregi e difetti, costi e risparmi.
Si sa: più la scelta si amplia maggiore è la possibilità di trovare la soluzione che soddisfa pienamente le proprie esigenze. Ma più grande è anche il rischio che si venga presi dalla confusione, tra Recuperatori di calore (link all’articolo omonimo), Vrv (link all’articolo omonimo), riscaldamento elettrico (che sia a pavimento-link all’articolo omonimo- o a parete-link all’articolo omonimo-), caldaie a gas o a condensazione (link all’articolo Pompa di calore vs caldaia a gas), termocamini (link all’articolo Pompa di calore vs termocamino), e chi più ne ha più ne metta!
E allora, proviamo a schiarirci le idee in merito ad alcuni impianti di riscaldamento che oggi il mercato ci mette a disposizione.
Riscaldamento a battiscopa
Questo tipo di sistema radiante offre molteplici vantaggi: non necessita di particolari opere murarie, è quasi invisibile, non solleva polvere e garantisce una diffusione del calore molto efficiente e omogenea, mantiene asciutti i muri.
Risparmio: è possibile risparmiare fino al 30% dei costi in bolletta rispetto a un sistema tradizionale.
Costo:Il costo dell’impianto, variabile in funzione dei materiali scelti, si aggira intorno ai 100 euro per metro lineare più manodopera.
Riscaldamento a pavimento
Sistema radiante a pannelli che: azzera l’ingombro, non solleva polvere e consente di accostare i mobili alle pareti, lavora a basse temperature, è disponibile nella versione con tubature e in quella con conduttori elettrici, è autoregolante grazie alla dotazione di un crono termostato.
Risparmio: è possibile risparmiare fino al 25%dei costi in bolletta rispetto a un sistema tradizionale.
Costo:Il costo dell’impianto, variabile in funzione dei materiali scelti, si aggira intorno ai 75 euro per metro quadro.
Riscaldamento a soffitto
Sicuro, efficiente,non solleva polvere, può essere abbinato al raffresca mento, non limita la scelta dei materiali (rispetto al riscaldamento a pavimento),non comporta ingombri e consente di utilizzare tutte le superfici della stanza, risultando ottimale anche per il sottotetto.
Risparmio: è possibile risparmiare circa il 2% per ogni grado in meno nella temperatura di mandatache è di circa 40 gradi, contro i 70 circa dei sistemi tradizionali.
Costo: Il costo dell’impianto è variabile in funzione delle applicazioni e si attesta sugli 80/90 euro a metro quadro, più manodopera e accessori aggiuntivi.
Riscaldamento elettrico
Sappiamo che questa tipologia, che può essere costituita da Termoconvettori, pompe di calore o cavi riscaldanti (link all’articolo riscaldamento degli esterni), consente un risparmio reale solo nel momento in cui si dispone di un sistema per l’autoproduzione di elettricità da fonti rinnovabili, ad esempio il fotovoltaico.
Risparmio: è possibile risparmiare in funzione della quantità di energia autoprodotta, arrivando fino ad azzerare i costi di esercizio.
Costo: Il costo dell’impianto è variabilein funzione delle soluzioni e dei materiali scelti, in quanto sul mercato esistono una moltitudine di termoconvettori, pompe di calore e cavi.
Riscaldamento a infrarossi
Il riscaldamento a infrarossi sfrutta i vantaggi dell’irraggiamento attraverso onde elettromagnetiche che riscaldano le superfici della stanza, anziché l’aria, la dispersione di calore risulta minima, gli ambienti restano asciutti, la produzione di calore è direzionale, non viene sollevata polvere, non si creano ingombri, è salubre e per nulla rischioso (alcuni studi addirittura ne dimostrano i vantaggi per il sistema immunitario),l’installazione è semplice, la manutenzione è minima, la flessibilità è garantita (con applicazioni a soffitto, a parete, a pannelli irradianti).
Anche in questo caso però, per godere realmente del risparmio economico, è opportuno abbinare il riscaldamento a infrarossi all’autoproduzione di elettricità (con il fotovoltaico).
Risparmio: è possibile annullare i costi energetici e comunque risparmiare oltre il 50% rispetto ai sistemi tradizionali.
Costo: Il costo dell’impianto è variabilein funzione delle soluzioni scelte e della loro applicazione ma, in generale, la spesa iniziale più elevata si giustifica con i vantaggi energetici e la quasi totale assenza di manutenzione.
L’efficienza energetica
A prescindere dal tipo di impianto di riscaldamento per il quale si decide di optare, parlare di calore in casa oggi fa rima con risparmio energetico, inteso tanto come vantaggio in bolletta, che come ridotto numero di emissioni nocive nell’ambiente, parametro questo che viene in qualche modo monitorato anche attraverso una serie di leggi europee e nazionali, sempre più rigide in fatto di efficienza degli edifici e degli impianti stessi (basti per esempio pensare alla necessità che detti impianti siano corredati da una dichiarazione di conformità: un documento che il tecnico o la ditta installatrice sono obbligati a rilasciare al termine dell’installazione o di un qualsiasi tipo di intervento, per attestarne la conformità alle specifiche tecniche richieste dalle normative vigenti).
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