Come controllare la temperatura della piscina

Come controllare la temperatura della piscina

La piscina in casa è un vezzo, ma visto che ci sono persone (fortuna loro) che possono permettersela, è pure giusto capire come poter controllare la temperatura della piscina: a tal proposito però, è bene chiarire di che tipo di piscina si tratta, o per meglio dire a quale tipologia di attività è adibita, oltreché dove sia collocata (all’esterno o all’interno), perché sussistono differenze proprio in base a questi fattori.

Si pensi, a tal proposito che, al di là della percezione soggettiva, e quindi della maggiore o minore sensazione che si vuole percepire, i parametri stabiliscono che in una piscina agonistica la temperatura dovrebbe essere compresa tra 22 e 24 gradi, in una piscina adibita a svago invece ci si dovrebbe attestare tra i 24 e i 28, la temperatura di una piscina per bambini sale a 28-30, e pure nelle piscine a uso terapeutico si raggiungono i 30 gradi.

Nel riscaldamento delle piscine si distinguono la messa a regime e il mantenimento: la prima fase (che varia da 24 a 96 ore: tuttavia, minore è il tempo impiegato, maggiore è la potenza richiesta al generatore) consiste nell’innalzamento della temperatura dell’acqua fino al valore desiderato, e avviene al primo avviamento della piscina e comunque ogni volta sia necessario svuotarla per pulirla e manutenerla.

Una volta raggiunta la temperatura dell’acqua desiderata, questa deve essere mantenuta: a influire sul mantenimento sono le dispersioni termiche, a loro volta determinate da evaporazione, irraggiamento verso l’ambiente esterno, convezione prodotta dal contatto tra l’aria e l’acqua, trasmissione attraverso le pareti, portata di acqua di ricambio giornaliero.
Tra questi fattori, quello maggiormente incidente è rappresentato dall’evaporazione (la cui portata dipende dalle dimensioni, dalla temperatura dell’acqua e soprattutto dalla temperatura dell’aria e dal suo contenuto di vapore), che differisce anche in base al grado di attività che viene svolta nella piscina.
Pompe di calore per piscine

Tanto le potenze necessarie alla messa a regime, quanto quelle necessarie al mantenimento, possono essere erogate dalle pompe di calore (link all’articolo pompe di calore elettriche) per piscine, che nello specifico possono rappresentare le fonti rinnovabili atte a deumidificare e riscaldare l’aria nelle piscine coperte; a riscaldare l’acqua delle vasche; a produrre acqua calda per docce e spogliatoi.

È ovvio che la specifica applicazione di pompe di calore per piscine prevede che tra il generatore e il bacino venga interposto uno scambiatore di calore a piastre di un materiale in grado di resistere all’aggressività delle acque clorate, oltre alla presenza di filtri e prefiltri per proteggere l’impianto, e un sistema di by-pass lato piscina per evitare il sovradimensionameto dello scambiatore.
Vantaggi delle pompe di calore per piscine
Dunque, se volessimo sintetizzare i vantaggi che è possibile ottenere con l’impiego di pompe di calore per piscine, potremmo dire annoverare l’impatto l’ambiente contenuto, in quanto non producono emissioni nocive e consentono di risparmio nell’impiego di energia; il risparmio economico, diretta conseguenza del punto precedente, rispetto all’utilizzo di una caldaia a gas o un sistema elettrico; rendimento elevato (1kw consumato per 5kw di calore prodotto); semplicità di installazione.
Altri pregi delle pompe di calore per piscine sono costituiti dalla mancanza di ingombri, dall’assenza di manutenzione richiesta, dal contenuto costo di utilizzo (dovuto alla gestione manuale o con termostato che mantiene la temperatura costante).
Aziende produttrici di pompe di calore per piscine
Molti sono i nomi che propongono sul mercato questo genere di prodotti: tra questi Bluefire, che presenta sul mercato Junior SBR-3.8H-B, una pompa di calore da 3,8 kW per piscine fino a 15-20 mc, caratterizzata da una temperatura dell’acqua in ingresso di 27°C, dal costo di 819 euro; la pompa di calore AZURO ha una capacità di riscaldamento di 4.6 kW, ideale per volumi d’acqua fino a 30mc, ed è proposta al prezzo di 1.059 euro; Zodiac, vero leder del settore, mette a disposizione del mercato le pompe di calore POWER, dal design compatto ed elegante, fornita di spina e raccordi di serie, ideale per piscine fino a 30 m3, consuma1 kW all’ora e ne restituisce 5, il tutto al prezzo di 1.594 euro; per ECOPAC Powerline di Hayward, dalla potenza di 15 kW, adatta a riscaldare piscine di 90 mc oltre 28°, che restituisce fino a quattro volte l’energia che immagazzina, che garantisce lunga durata e resistenza, assicura un livello di rumore basso, ha un pannello di controllo elettronico, si deve essere disposti ad andare oltre i duemila euro (2.350, per la precisione!).
L’impiego delle pompe di calore per piscine può consentire un risparmio in termini di costi di gestione rispetto ad altri sistemi di riscaldamento fino al 80%.

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